Recensire significa effettuare un’analisi di un’opera al fine non solo di raccontarne il contenuto, ma anche di evidenziarne pregi e difetti per fornire una valutazione, che può essere positiva, neutra o negativa. Nel mondo dei libri scoppiano periodicamente polemiche, soprattutto quando si tratta di autori o autrici italiani. Ma allora come scrivere una recensione? Con questo breve decalogo corredato da esempi cercherò di rispondere a questa domanda.

Regola n°1. Il rispetto prima di tutto
A prescindere dall’esito della valutazione, il rispetto dovrebbe guidare ogni nostra comunicazione, soprattutto se diffusa sui social, con un potenziale di pubblico molto vasto. Rispetto non solo per l’autore ma anche per tutti quei lettori con un parere diverso dal nostro.
Anche se l’autore è straniero e non leggerà la nostra recensione, questo non ci autorizza a rivolgergli un qualsiasi tipo di insulto.
Regola n°2. Criticare l’opera, non l’autore
Negli ultimi tempi si discute spesso della separazione dell’autore dalla sua opera.
Sposta l’attenzione dall’autore alla sua opera.
NO: “L’autore è incapace di fare questa cosa.”
MEGLIO: “Questa cosa è stata fatta male.”
Salvo casi oggettivi (es. errori grammaticali), ricordiamo che le scelte che riguardano l’opera sono insindacabili. Possono non piacere, certo, ma sono di competenza dell’autore.
Trasforma il giudizio assoluto in un gusto personale.
NO: “Questa cosa fa schifo.”
MEGLIO: “Non mi piace.”
Regola n°3. Non fare spoiler senza segnalarlo
Può sembrare una regola scontata, ma indicare il contenuto di un’opera non significa raccontare per filo e per segno ogni segreto di quell’opera. Se per la valutazione è necessario citare qualche snodo avanzato dell’opera, è buona norma segnalarlo in modo che i lettori possano decidere se fruire o no la recensione.
Regola n°4. Non ridurre tutto ai trope
I trope, elementi o situazioni ricorrenti in narrativa e spesso in un determinato genere letterario, sono molto popolari. Usali con moderazione per comunicare il contenuto del libro in modo sintetico, ma amplia il discorso affinché non risulti una lista sterile di trope.
I modi in cui gli elementi si possono combinare tra loro sono pressoché infiniti: cerca di far emergere gli aspetti positivi o negativi anche attraverso ragionamenti più approfonditi.
Regola n°5. Motiva la tua valutazione
Affermare che un’opera funziona o non funziona non è di alcuna utilità. Aggiungere dettagli aiuta altri lettori a scegliere o a scartare un’opera.
Argomenta mantenendo sempre il focus sulle tue percezioni soggettive.
NO: “Questa storia è noiosa.”
MEGLIO: “Ho trovato questa storia noiosa perché è densa di lunghe descrizioni che rallentano il ritmo.”
Regola n°6. Fornisci esempi concreti
Se possibile, fornisci esempi concreti per dare più forza alla tua valutazione. Mi raccomando: non fare spoiler importanti! Anche se la valutazione è positiva, quelle frasi che ti sono piaciute così tanto spesso risultano fuori contesto e prive del coinvolgimento emotivo necessario ad apprezzarle.
Regola n°7. Non esiste un solo gusto
Alcuni lettori potrebbero apprezzare elementi che a noi non piacciono o non hanno convinto, mentre altri potrebbero non apprezzare ciò che piace a noi.
Siamo tutti diversi e ogni gusto personale è valido.
NO: “È insensato che il protagonista decida di fare X.”
MEGLIO: “Non mi ha convinto che il protagonista abbia deciso di fare X.”
Regola n°8. Evita il sarcasmo
Anche quando il sarcasmo si riferisce a elementi del libro, potrebbe risultare offensivo per l’autore o per altri lettori. Un tono più distaccato trasmette professionalità, anche quando scrivere recensioni è un semplice hobby.
Regola n°9. Ascolta il tuo pubblico
Si dice spesso agli autori di ascoltare i lettori. Questo principio però vale in ogni comunicazione: ascoltare coloro a cui ci rivolgiamo ci permette di migliorare la nostra comunicazione, perché nessuno è perfetto.
Anche le critiche che ci fanno gli altri sono importanti.
L’anno scorso una mia autrice mi ha suggerito di evitare, nei commenti ai testi, alcune parole negative. Dopo questo feedback, ho frequentato un corso di comunicazione che mi ha aiutato molto a ripensare il mio modo di comunicare.
Regola n°10. Considera valide le regole anche se la valutazione è positiva
Ai lettori non interessa sentir dire che l’autore è bravissimo: vogliono sapere se il libro è nelle loro corde. Segui le regole indicate finora anche quando la tua valutazione è positiva o neutra!
Mantieni il focus sull’opera.
NO: “Bellissimo, dovete leggerlo!”
MEGLIO: “Lo consiglio a chi, come me, ama le storie d’amore tormentate.”

In conclusione, per capire come scrivere una recensione che non sia un mero sfogo egoriferito delle emozioni che un’opera ci ha suscitato, ma che aspiri a essere utile a qualcuno, non significa solo esprimere un’opinione personale. Scrivere a mente fredda permette di effettuare un’analisi ponderata, che tiene conto di più aspetti dell’opera e offre spunti di riflessione.
Seguire queste regole non significa limitare la propria libertà di espressione, ma crescere nel modo di comunicare. L’aggressività e il sarcasmo generano quasi sempre meccanismi di difesa o di contrattacco, ritorcendosi contro chi li usa. Il rispetto, la capacità di argomentare le proprie posizioni e la consapevolezza che ogni opera può essere percepita in modi diversi sono elementi fondamentali per una comunicazione costruttiva.
Anche se i recensori non fanno parte in senso tecnico del mondo editoriale, il loro atteggiamento può contribuire al diffondersi di un clima sereno, per un confronto stimolante tra lettori, recensori e autori.
Infine, recensire è un’opportunità per affinare capacità analitiche, oltre che comunicative. Riflettere su diversi punti di vista, estranei al nostro, può renderci persone migliori. Molto più che leggere migliaia di libri, ma col cuore chiuso alle esperienze altrui.
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