
Se ti stai chiedendo come creare una routine di scrittura che funzioni davvero, sei nel posto giusto. La scienza ci aiuta a capire come.
La differenza tra chi sogna di scrivere e chi effettivamente pubblica libri non è il talento: è la capacità di trasformare la scrittura da passatempo a pratica sistematica.
La verità scomoda è che la maggior parte degli aspiranti scrittori non fallisce per mancanza di creatività, ma perché non sa trasformare le proprie intenzioni in risultati concreti. Oggi ti spiegherò come fanno gli scrittori professionisti a mantenere una produttività costante nel tempo.
L’errore della maggior parte degli scrittori
Perché la maggior parte delle persone fallisce? Non solo con la scrittura creativa, ma più in generale in attività che richiedono un lungo impegno. La ragione è semplice: obiettivi formulati male, che il cervello non riesce a processare come priorità.
Frasi come “devo scrivere di più”, “finirò il mio libro quest’anno” o “quest’anno pubblicherò” sono desideri travestiti da obiettivi. Non danno istruzioni chiare su cosa fare, su quando farlo e su come misurare i propri progressi, quindi il nostro cervello le categorizza come non urgenti e le mette in fondo alla lista delle cose da fare.
Quando un obiettivo è troppo grande e vago, genera frustrazione e immobilità.
Gli obiettivi SMART: obiettivi di scrittura che funzionano davvero

Gli obiettivi SMART sono stati definiti per la prima volta da George T. Doran in un articolo del 1981. Gli obiettivi SMART possono aiutarti a raggiungere un obiettivo di scrittura di lungo periodo grazie alle loro caratteristiche, perché sono:
- SPECIFIC (specifici),
- MEASURABLE (misurabili),
- ACHIEVABLE (raggiungibili),
- RELEVANT (rilevanti),
- TIME-BASED (basati sul tempo).
Fin qui ci arrivano tutti, ma nessuno ti spiega davvero come usare gli obiettivi SMART. Userò lo schema di Ogbeiwi e Osahon (2017) per spiegarti come applicare davvero questo potente strumento alla stesura del tuo romanzo.
1. Iniziare a scrivere
Inizia con lo svolgere piccoli compiti. Cosa significa? Inserire attività quotidiane, anche piccole, all’interno della tua routine.
- Scrivere 300 parole al giorno.
- Rileggere e correggere il testo del giorno precedente (dal giorno 2).
- Annotare idee su personaggi o trama.
Nella pratica, puoi impostare un timer da 25 minuti per la scrittura (tecnica del pomodoro) e tenere un quaderno fisico o digitale per annotare i tuoi appunti.
2. Pianifica le sessioni di scrittura
Quei piccoli compiti che svolgi ogni giorno fanno parte di un blocco di lavoro più ampio e coerente.
- Completare un capitolo a settimana (definisci in base ai tuoi impegni).
- Effettuare una veloce revisione ogni mese.
Nella pratica, puoi pianificare tre sessioni settimanali da un’ora per scrivere e una per la rilettura. Per la revisione, puoi usare una checklist (per esempio: incipit, stile, formattazione ecc.).
3. Strategie messe in pratica
Uno degli ostacoli principali è la mancanza di costanza, perché il nostro cervello cerca sempre scuse per rimandare le attività faticose. E scrivere richiede un grande sforzo mentale.
- Usare tabelle di marcia con obiettivi settimanali.
- Scrivere in orari fissi per creare un’abitudine, con rituali specifici da seguire.
Nella pratica, puoi creare una lavagna su Notion oppure utilizzare un’agenda o un calendario cartaceo. Molti autori e autrici dichiarano di lavorare meglio con strumenti analogici. Ogni volta che raggiungi un obiettivo importante, come per esempio la stesura di 10.000 parole, concediti un premio speciale per gratificarti (rinforzo positivo che d’ora in poi il tuo cervello assocerà alla scrittura).
4. Obiettivo di breve termine
Puoi impostare un obiettivo di breve termine che si possa misurare. Hai mai partecipato a una sfida di scrittura come quella del NaNoWriMo? Si tratta di un progetto annuale che incoraggia la scrittura creativa invitando a completare la prima stesura di un romanzo nel mese di novembre (50.000 parole).
Nella pratica, puoi adattare questo modello alle tue disponibilità di tempo, per esempio tre mesi.
L’obiettivo di breve termine potrà allora avere una forma SMART simile a questa:
Scrivere la prima bozza del mio romanzo (50.000 parole) tra l’1 giugno e il 30 settembre, scrivendo almeno 500 parole al giorno per 5 giorni a settimana.
5. Obiettivi di breve e medio termine
A seconda della tabella di marcia, comincerai a raggiungere sempre più risultati intermedi, che si sommano tra loro creando sempre più gratificazioni.
- Arrivare a metà del libro.
- Revisionare la prima stesura.
- Inviare il testo ai beta reader.
Nella pratica, puoi scegliere di individuare una quantità di tempo precisa da dedicare alla revisione della prima stesura, per esempio un mese, e preparare una scheda di feedback da far completare ai beta lettori.
6. Obiettivo di lungo termine e conseguenze
Hai completato il tuo romanzo. Ma il vero traguardo non è solo aver scritto la parola “fine”,
- Avrai acquisito sicurezza nelle tue capacità.
- Avrai un metodo replicabile per scrivere i tuoi prossimi romanzi.
- Saprai come trasformare un’idea in un progetto concreto.
Questa sicurezza ti darà le basi per presentare il tuo romanzo a case editrici con consapevolezza, oppure per valutare con lucidità la via del self-publishing, senza farti bloccare da dubbi o insicurezze.
Ma c’è di più: padroneggiando il metodo degli obiettivi SMART, sarai in grado di applicarlo ad altri aspetti della tua vita, non solo alla scrittura. Che si tratti di avviare un progetto personale o migliorare una competenza, avrai finalmente uno strumento concreto per passare dai buoni propositi dell’anno nuovo ai risultati concreti.
Scrivere un romanzo sarà stato solo l’inizio.
Mantenere la routine di scrittura

Dopo aver impostato gli obiettivi, vorrai anche mantenere la routine di scrittura. È importante darsi obiettivi sfidanti, non troppo facili ma nemmeno impossibili, che dipendono interamente da noi. Si chiama realismo strategico: un obiettivo troppo facile non è stimolante, uno impossibile demotiva (e potrebbe essere la spia di un meccanismo di autosabotaggio). La zona magica deve farti pensare: “sarà dura, ma ce la posso fare”.
Se comunichi le tue scadenze a qualcuno, la probabilità di cercare di rispettarle sarà più alta, per non fare una pessima figura.
Una volta acquisito il metodo, puoi ragionare a ritroso partendo dallo spacchettamento delle attività e dei compiti da svolgere. Vediamo un esempio di come possiamo ragionare.
- Il primo mese completo la progettazione, poi ogni tre mesi completo una parte importante del romanzo (es. bozza del romanzo).
- Per la prima bozza del romanzo, ogni mese completo 16.000 parole (es. il primo atto della struttura in tre atti).
- Per il primo atto (e così via…), ogni settimana completo 4.000 parole.
- Per ogni settimana, scrivo 600 parole al giorno, ogni giorno nello studio con il portatile e gli appunti di scrittura e la mia tazza di tè, con il cellulare in modalità aerea.
Ci sono poi alcune trappole da evitare e trucchi che puoi mettere in pratica.
La sindrome del perfezionista procrastinatore
Passi ore a fare ricerche invece di scrivere, rileggi in modo ossessivo quello che hai già scritto senza andare avanti o aspetti l’ispirazione perfetta? Forse hai la sindrome del perfezionista procrastinatore.
In questa fase, fare è più importante che far bene. La prima bozza può essere imperfetta, anzi può persino fare schifo. L’ottimo è nemico del buono: non farti paralizzare dalla ricerca della perfezione.
Quando avrò tempo, quando sarò ispirato/a
Il tempo è la risorsa più preziosa della nostra vita. Non è qualcosa che “abbiamo” nel senso di possederla davvero, è una variabile che non possiamo davvero controllare al 100%. Puoi calcolare quante ore hai disponibili ogni settimana e moltiplicarle per 52: quello è il tuo budget di tempo annuale.
Tecniche motivazionali per scrivere un libro

- Metodo della catena: segna su un calendario ogni giorno in cui rispetti il tuo impegno di scrittura. Dopo qualche settimana vedrai formarsi una catena. L’obiettivo diventa non spezzare mai la catena.
- Metodo del muretto: disegna un muretto con i mattoncini vuoti, tanti quante le sessioni di scrittura previste (puoi usare un muretto per il primo atto, per esempio). Colora un mattoncino ogni volta che completi una sessione di scrittura.
- Buffer creativo: Quando finisci una sessione di scrittura, lascia sempre una frase a metà o annota velocemente cosa succederà nella prossima scena. Il giorno dopo, ripartire sarà molto più facile perché non dovrai affrontare la pagina bianca.
Ispirazione
L’ispirazione è sopravvalutata. La disciplina è sottovalutata. Nei giorni senza ispirazione, scrivi comunque. Scrivi male, scrivi lentamente, scrivi cose che cancellerai, ma scrivi. Il movimento genera movimento.
Quando salti una sessione (e succederà), non colpevolizzarti. Analizza cosa è andato storto, aggiusta il sistema e riparti. Non è detto che funzioni tutto come avevi previsto, perciò preparati a ricalibrare la tua strategia. La differenza tra professionisti e dilettanti sta nella capacità e nella velocità di adattamento, non nell’assenza di errori.
Fai il primo passo nella scrittura

Tra 365 giorni avrai un anno d’età in più. La domanda è: avrai anche un romanzo completato? La risposta dipende dalle scelte che fai oggi, in questo momento. Dipende solo ed esclusivamente da te. Responsabilizzarsi è importante per ottenere risultati.
Non servono talenti straordinari o condizioni perfette. Servono obiettivi chiari, sistemi efficaci e la disciplina di rispettarli anche quando non ne hai voglia.
Il metodo che ti ho descritto funziona. L’unica variabile sei tu: quanto sei disposto a impegnarti per trasformare il tuo sogno in un progetto concreto, in realtà?
Inizia oggi. Per aiutarti ho creato una guida scaricabile: la routine del romanziere.
Fonti
- Doran, G.T., 1981. There’s a SMART Way to Write Management’s Goals and Objectives, PDF
- Ogbeiwi e Osahon, 2017, Why written objectives need to be really SMART, https://doi.org/10.12968/bjhc.2017.23.7.324