Vuoi sapere come scrivere un libro?
Scrivere una storia, come ogni grande avventura, può presentare diversi ostacoli. Più volte potresti avere la tentazione di mollare o perdere fiducia nel processo.
Cosa fare se non riesci a scrivere o ti blocchi?
Tra i tuoi obiettivi, progettare la trama da prima della stesura può fare la differenza tra impantanarsi in un momento chiave e procedere senza intoppi.
E quando andiamo sul lato pratico della scrittura?
Gli obiettivi SMART possono aiutarti a raggiungere un obiettivo di scrittura di lungo periodo grazie alle loro caratteristiche, perché sono:
- SPECIFIC (specifici),
- MEASURABLE (misurabili),
- ACHIEVABLE (raggiungibili),
- RELEVANT (rilevanti),
- TIME-BASED (basati sul tempo).
Se hai ben progettato, puoi impostare un obiettivo SMART sulla base di una frase specifica, per esempio:
“Voglio scrivere l’inizio del mio romanzo (1.000 parole) in una settimana.”
Analizziamola.
- Specificità: “l’inizio del romanzo”.
- Misurabilità: “1.000 parole”.
- Raggiungibilità: “sabato ho quattro ore libere”.
- Rilevanza: “l’inizio è una parte importante”.
- Base temporale: “una settimana”.
Un modo per evitare la negatività è partire con piccoli obiettivi e aumentarli in modo graduale, settimana dopo settimana.
Autodisciplina e forza di volontà
Come dice John Norley: “Tutte le cose sono difficili prima di diventare facili”.
Lo sforzo iniziale sarà riuscire a definire un impegno di scrittura, per esempio scegliendo uno o più giorni specifici e delle precise fasce orarie, e rispettarlo. Così si può allenare la forza di volontà un passo alla volta.
Per evitare le distrazioni, puoi disattivare le notifiche del cellulare o metterlo in modalità aereo, oppure usare un timer per concentrarti durante tutta la durata del lasso di tempo prescelto. Per esempio, 30 minuti con una pausa di 5 minuti, oppure 1 ora con una pausa di 15 minuti. Ricordati di fare delle pause soprattutto se scrivi al computer, per riposare gli occhi e ridurre l’affaticamento.
La motivazione iniziale per scrivere dev’essere forte, ma soltanto mantenendo in allenamento la perseveranza riuscirai a completare la stesura del tuo manoscritto.
Nessuno può darti una motivazione: è qualcosa che nasce da dentro di te. Ma puoi coltivarla, esplorarla con un diario o con una conversazione sull’argomento. Per esempio, potresti immaginare di spiegarla al tuo lettore ideale.
Dalla valutazione sui tuoi giorni o fasce orarie liberi, imposta un calendario settimanale di scrittura. Non tormentarti se un imprevisto ti impedisce di scrivere, ma non cercare scuse per non saltare gli impegni. E ogni volta che raggiungi un obiettivo, concediti un piccolo premio.
Al posto del calendario, puoi tenere un diario di scrittura in cui segni gli obiettivi, con un tocco personale che riguarda le tue sensazioni dopo la sessione di scrittura.
Per esempio, io trovo molto soddisfacente a fine giornata scrivere sulla mia agenda i piccoli obiettivi che ho raggiunto ogni giorno.
Disciplina e impulsi
Se la tua forza di volontà vacilla, prova a tornare all’inizio, al cuore della tua scrittura: perché vuoi scrivere un libro? Se hai coltivato la motivazione, questa ti darà nuova linfa vitale per il tuo progetto.
Per scrivere un libro la passione per la scrittura è un’energia potente, ma per raggiungere il risultato serve anche disciplina. Disciplina significa controllare o prevenire quegli impulsi che possono distrarti dalla scrittura, per esempio i seguenti.
- Sete: tieni sempre sulla scrivania una borraccia o una brocca con un bicchiere.
- Fame: puoi mangiare durante le pause, oppure preparare in anticipo uno snack da spiluccare durante la sessione di scrittura.
- Sonno: se puoi, cerca di non scrivere quando hai troppo sonno, perché rischi di avere una bassa produttività e di innescare quindi un circolo negativo. Meglio saltare una sessione di scrittura per fare un pisolino, o dimezzarla, che scrivere poco e male.
- Urgenza di fare qualcosa che non è per niente urgente: se rimandi quel che non è urgente di un’ora, non crolla il mondo.
Fai tacere per un po’ ogni critica interiore, sospendi il giudizio per evitare i blocchi interiori. Puoi trovare un compagno di scrittura con cui scambiare suggerimenti o partecipare a gruppi di scrittori: in quest’ultimo caso scegli quelli in cui poter condividere il procedere del lavoro o, se senti che ti stai bloccando su una frase, una porzione di testo per ricevere un consiglio.
I gruppi di scrittori sono utili?
Presta attenzione a quei gruppi in cui la mole di utenti non consente un confronto onesto o sincero o a quelli in cui i gruppetti di utenti attivi sono molto legati tra loro. Spesso gli autori, quando c’è di mezzo l’amicizia, si danno sostegno negli errori. Questo processo può avvenire per vari motivi:
- gli autori temono ritorsioni, come recensioni negative o ban dal gruppo;
- gli autori non vogliono ferire altri autori;
- i gruppi sono pieni di autori con storie e competenze molto diverse, quindi è difficile distinguere chi ne ha e chi no, se sei all’inizio;
- gli autori compiono un errore ricorrente e, in modo inconscio, tendono a non rilevarlo sui testi altrui, per non ammettere che loro per primi lo stanno mettendo in pratica.
In generale, ricordati che i tuoi lettori non sono altri scrittori. I gruppi di lettori talvolta danno spazio agli autori esordienti solo se pubblicati con grandi case editrici, e in generale sono molto più brutali nelle valutazioni e soffrono moltissimo l’effetto alone, sia in positivo sia in negativo: se tutti ne parlano bene, tenderanno a leggerlo e a parlarne bene, se tutti ne parlano male, tenderanno a parlarne male anche senza averlo letto.
Può essere più utile frequentare gruppi di lettori di generi specifici. Se scrivi fantasy, puoi frequentare gruppi di lettori di fantasy. Se scrivi romance, puoi frequentare gruppi di lettori di romance. Del resto, se vuoi scrivere un libro di un genere specifico, è perché leggi libri di quel genere anche tu, vero?
Le distrazioni più subdole
Le distrazioni più subdole sono quelle che sembrano buoni propositi ma in realtà non fanno altro che ostacolarti. Spesso nascono da pensieri che appaiono logici in tutto e per tutto. Per evitare di autosabotarti, prova a seguire questa lista.
- Invece di lamentarti quando una sessione di scrittura non va come avevi sperato, evita di colpevolizzarti e dedicati ad attività che ti permettono di ricaricare le energie per la sessione successiva.
- Invece di rileggere di continuo quel che hai scritto per perfezionarlo, continua ad andare avanti; se temi di perdere il filo, fai un riassunto di ciò che hai scritto alla fine di ogni sessione, oppure segna sull’agenda l’obiettivo se avevi progettato la trama fin dall’inizio.
- Invece di intestardirti sull’idea dell’intero romanzo quando sei all’inizio, concentrati sugli obiettivi SMART e cerca di proiettarti nell’arco di due o tre sessioni di scrittura al massimo.
Ho il blocco dello scrittore?
Potresti arrivare a un certo punto e chiederti se hai il blocco dello scrittore. Nella maggior parte dei casi questo blocco deriva da una mancata progettazione oppure dall’impossibilità momentanea di trovare una soluzione pratica a un problema narrativo.
In queste circostanze, può davvero essere utile tornare indietro e sfruttare i riassunti di ciò che hai scritto per fare il punto della situazione, oppure effettuare una sessione di brainstorming in cui tiri fuori tutte le possibili soluzioni che riesci a immaginare per il problema che ti ostacola. Dopo, prova a scrivere un testo in cui argomenti le diverse soluzioni e spieghi per quale motivo ognuna è migliore delle altre. Grazie a questo esercizio, potrai trovare la risposta dentro di te.
E se ancora sei in difficoltà, prova a condividere questo esercizio in un gruppo di scrittori, lasciando alla fine una domanda aperta: “Voi cosa ne pensate?”.
Se il blocco non riguarda gli aspetti tecnici della scrittura, potresti farti aiutare da un writing coach o da una figura professionale più idonea.
Vale la pena spendere un poco di tempo in queste attività. Prova a pianificare la scrittura con obiettivi SMART per almeno due mesi e vedrai subito che ti sarà più chiaro come scrivere un libro.
Per alcuni dei contenuti dell’articolo mi sono ispirata a un webinar di Francesco Trento.