
Concept e pitch sono due paratesti pubblicitari che accompagnano un romanzo. Se il concept è una scintilla e il pitch è un’esca, la sinossi è la mappa. Non è più una suggestione o una promessa, ma un resoconto completo della trama. È qui che chi legge deve capire cosa succede davvero nella tua storia, dall’inizio alla fine, compreso il finale. Il finale è compreso nella sinossi.
Cos’è la sinossi
La sinossi è un riassunto esaustivo della trama scritto in prosa narrativa, in terza persona e al tempo presente, anche se il romanzo è scritto in prima persona o in un altro tempo verbale. Non è un testo pubblicitario come concept e pitch, ma un documento tecnico pensato per editor, agenti e giurati. Serve a valutare la struttura, il conflitto principale, lo sviluppo dei personaggi, la coerenza dell’intreccio e l’arco di trasformazione del personaggio.
Nel Premio Arcimago, la sinossi ha un limite massimo di 600 parole (1500 nella versione espansa). Fuori dal contesto del concorso, ci si riferisce spesso di una sinossi di una o due cartelle editoriali (1800 caratteri spazi inclusi), salvo diverse indicazioni da parte delle case editrici.
Come scrivere la sinossi di un libro
Ecco quali elementi inserire per scrivere una sinossi. Puoi servirti delle risposte alle domande corrispondenti.
- Situazione iniziale: chi è il protagonista? In che tipo di mondo vive?
- Evento scatenante: cosa rompe l’equilibrio iniziale?
- Conflitto centrale: qual è il problema o l’obiettivo principale che guida la trama?
- Ostacoli principali: quali prove deve affrontare il protagonista?
- Arco di trasformazione: come cambia il personaggio nel corso della storia?
- Climax e risoluzione: come si conclude la vicenda? Quali sono le conseguenze?
La sinossi non è un riassunto generico: va strutturata. Evita elenchi di eventi privi di nesso. Ogni passaggio deve essere motivato dalla logica della storia e collegarsi in modo fluido all’evoluzione del personaggio.
Esempio di sinossi

Ma nel dettaglio come si scrive una sinossi? Vediamo un esempio pratico prendendo in considerazione la storia di Pinocchio, con commenti sulla struttura.
Situazione iniziale e personaggio. Pinocchio è un burattino di legno creato dal falegname Geppetto, che desidera ardentemente avere un figlio vero. Quando la Fata Turchina dona la vita al burattino, gli promette che potrà diventare un bambino in carne e ossa se dimostrerà di essere coraggioso, sincero e generoso.
[Protagonista e desiderio chiari, regole del mondo magico introdotte senza eccessi.]
Evento scatenante e primo ostacolo. Invece di andare a scuola come promesso a Geppetto, Pinocchio si lascia convincere da Lucignolo a seguire il teatrino di burattini. Questa prima disobbedienza innesca una serie di disavventure che lo allontanano sempre più dalla retta via e dal suo obiettivo.
[L’evento scatenante è chiaro, e diviene chiaro quale sarà il difetto fatale che guiderà la trama.]
Conflitto centrale e ostacoli. Nel suo percorso, Pinocchio affronta il Gatto e la Volpe che lo derubano, poi finisce nel Paese dei Balocchi, dove rischia di trasformarsi in asino, e infine, mentre cerca Geppetto, viene inghiottito dalla Balena. Ogni volta che mente, il suo naso si allunga, rendendo visibili le conseguenze delle sue scelte sbagliate.
[Gli ostacoli sono collegati al difetto del protagonista, c’è una progressione logica nell’intensità.]
Climax e trasformazione. Quando scopre che Geppetto è stato inghiottito dalla Balena mentre lo cercava, Pinocchio decide finalmente di mettere da parte l’egoismo. Rischia la vita per salvare Geppetto, dimostrando il coraggio e l’altruismo che la Fata aveva richiesto.
[Il momento di cambiamento è chiaro e motivato, l’azione che porta alla vittoria deriva dalla crescita interiore.]
Risoluzione. Come ricompensa per il suo sacrificio e la sua crescita morale, la Fata Turchina trasforma Pinocchio in un bambino vero, realizzando sia il suo sogno sia quello di Geppetto.
[La risoluzione è diretta conseguenza delle azioni del protagonista, non viene dall’alto come un intervento divino, il cosiddetto deus ex machina.]
Totale: circa 1400 caratteri, meno di una cartella.
Errori comuni nella stesura della sinossi
- Iniziare con troppo worldbuilding. Molti autori, specialmente nel fantasy, aprono la sinossi descrivendo il mondo invece del protagonista. Inizia parlando del protagonista e poi amplia la visione del mondo in base alle specificità della tua storia.
- Applicare il tuo stile. La sinossi non è il posto per sfoggiare il tuo stile.
- Perdere il filo causa-effetto. Ogni evento deve essere concatenato al precedente.
- Concentrarsi troppo sui personaggi secondari. La sinossi segue il protagonista (a meno che tu non stia scrivendo un romanzo corale). Se dedichi un paragrafo intero al mentore saggio o all’antagonista, stai sbagliando focus. Menzionali solo in relazione alle azioni del protagonista.
- Contenere giudizi sull’opera. Ricorda il detto “chi si loda s’imbroda“. Cerca di cogliere le caratteristiche oggettive della tua opera ed evita questo errore perché trasmette immaturità e mancanza di professionalità.
- Fare un lungo trattato. La sinossi non deve spiegare di cosa parla la storia in astratto: devi raccontare cosa succede, a chi, e con quali conseguenze. Il tema si evincerà di conseguenza. Non devi neanche spiegare tutto ciò che accade come faresti nella scaletta del romanzo.
La sinossi per diversi generi letterari
Fantasy
Il worldbuilding è cruciale, ma deve essere funzionale. Non perdere tempo a spiegare la geografia o la storia del mondo che hai creato. Includi solo gli elementi magici che influenzano direttamente la trama. Se il protagonista usa la magia del fuoco, non serve spiegare che esistono anche magia dell’acqua, terra e aria, a meno che non entrino in gioco nella storia. Concentrati su come le regole magiche creano conflitti e opportunità per il protagonista.
Romance
L’arco emotivo è il cuore della trama. La sinossi deve mostrare l’evoluzione della relazione romantica, gli ostacoli interni ed esterni che i protagonisti devono superare, e il momento in cui raggiungono la consapevolezza dei propri sentimenti. Non limitarti a dire “si innamorano” (succede in tutti i romance!): spiega cosa li attrae, cosa li tiene separati, e come superano le reciproche resistenze. Il conflitto romantico deve essere chiaro e preponderante rispetto a quello esterno.
Come gestire sottotrame e personaggi secondari
Regola del protagonista. Se una sottotrama non influenza direttamente le scelte e la crescita del protagonista, non includerla. Il romanzo può avere dieci sottotrame, ma la sinossi ne menziona solo quelle che modificano il percorso principale.
Personaggi funzionali. I personaggi secondari vanno nominati solo se sono indispensabili per capire le azioni del protagonista. Invece di dire “Marco, il migliore amico di Giovanni, gli consiglia di non fidarsi di Sara”, scrivi “Un amico lo mette in guardia contro Sara”.
Sottotrame romantiche. Nei fantasy talvolta c’è una storia d’amore. Includila solo se influenza le decisioni del protagonista nella trama principale.
Test dell’eliminazione. Per ogni elemento della sinossi, chiediti: “Se tolgo questo, si capisce ancora la storia?” Se la risposta è sì, probabilmente puoi eliminarlo.
Checklist di verifica
Invece di usare uno schema rigido, puoi rispondere alle domande guida e organizzare la sinossi costruendola un pezzo alla volta. Per aiutarti, ho preparato una checklist per verificare la qualità della tua sinossi.
- È scritta in terza persona al tempo presente.
- Racconta tutta la trama, incluso il finale.
- Presenta in modo chiaro il protagonista e la sua situazione iniziale.
- Identifica l’evento scatenante che innesca la storia.
- Delinea il conflitto centrale e gli ostacoli principali.
- Mostra l’evoluzione del personaggio.
- Include il climax e la risoluzione.
- Mantiene la coerenza narrativa senza salti logici o temporali.
- Resta entro i limiti di parole richiesti.
- Non contiene giudizi di valore sull’opera.
Se non stai preparando la sinossi per il Premio Arcimago, scrivila dopo aver completato almeno la prima stesura del romanzo: la sinossi va scritta a mente fredda, con una chiara visione dell’intera struttura. Mantieni sempre il punto di vista esterno e oggettivo, anche se la tua storia è molto emotiva. Rileggila ad alta voce per capire se scorre bene e se c’è qualcosa che stona. Falla leggere a qualcuno che non conosce la trama (non ai tuoi beta reader): ti dirà se è chiara e se dà un quadro completo.
Per fare pratica, scrivi la sinossi di un libro o di un film che conosci molto bene in 300 parole o 1800 caratteri spazi inclusi, seguendo il procedimento proposto. Poi prova a scrivere la sinossi del tuo progetto. Se ti accorgi che “non sai cosa scrivere“ o ti perdi tra troppi eventi senza coglierne la gerarchia, è probabile che tu debba ancora chiarire il cuore narrativo della tua storia.